Come abbiamo già detto in un precedente articolo, il blended learning può essere uno strumento efficace per organizzare i propri progetti formativi. In questo periodo pensare di mixare le attività formative di tutti i generi, alternando attività in eLearning ed attività in presenza, può essere la scelta giusta. Vediamo insieme in questo articolo cos’è il blended learning e perchè esso può fare la differenza in questo contesto del tutto nuovo.
Cos’è il Blended Learning
“Blended Learning” manca di una definizione univoca. Ce ne sono diverse e tutte affrontano aspetti diversi dell’istruzione. Il blended learning (o apprendimento misto) è comunque caratterizzato dalla presenza di 4 elementi ricorrenti:
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Combinazione di strategie di insegnamento
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Combinazione di diversi strumenti per l’erogazione dei contenuti
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Mix tra lezioni online ed in presenza
- Combinazione di attività degli utenti online e in classe
Dunque i corsi “blended” non sono né corsi tenuti interamente online, né classi tradizionali con l’integrazione di un semplice supporto digitale: l’apprendimento misto tiene conto delle diverse logiche formative e dei diversi strumenti integrandoli per raggiungere obiettivi formativi concreti. Il Blended Learning è un approccio alla progettazione del corso che unisce in modo significativo il meglio dell’apprendimento head-to-head e online. Non è destinato a soppiantare uno di questi approcci individuali, ma piuttosto a costruire una nuova esperienza di apprendimento più efficace.
I vantaggi del Blended Learning
Il vantaggio principale del blended learning è che esso può essere utilizzato per diversi target e diversi obiettivi formativi. Il mix dei modelli formativi messi in atto, portano dei vantaggi non indifferenti sia ai docenti/formatori che ai fruitori dei corsi. I primi, infatti, possono contare sulla possibilità di perfezionare i corsi puntando anche su percorsi personalizzati basati sulle aree di miglioramento di ogni singolo utente. Gli utenti, dal canto loro, possono contare su una maggiore flessibilità dei corsi che possono anche essere completati a casa con attività espletabili comodamente dai propri device. Ma l’apprendimento misto, oltre a permettere di velocizzare i processi formativi, garantisce anche maggiore coinvolgimento grazie ai formati utilizzati per le lezioni, alla semplicità e alla maggiore autonomia e collaborazione da parte degli utenti. Si tratta di un’esperienza formativa completa e che non tralascia nessun aspetto.
Come progettare un corso blended?
Possiamo affermare che in linea di massima esistano prevalentemente due modelli di progettazione di corsi in ottica blended:
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Il modello supplementare o di miglioramento: di base mantiene la stessa struttura di un corso tradizionale, ma con l’integrazione di lezioni e attività fuori classe basate sulla tecnologia.
- Il modello sostitutivo:consente di convertire gli incontri tenuti in presenza con sessioni di aula virtuale e con delle attività di apprendimento più interattive.
In ogni caso, non esiste un approccio standard o univoco al blended learning. L’obiettivo di ogni formatore, azienda o istituzione, deve essere quello di ridisegnare i corsi tradizionali tenendo conto degli strumenti forniti dall’eLearning per costruire un’esperienza d’apprendimento più completa, considerando anche le esigenze organizzative richieste dalle nuove norme in materia di tutela della salute pubblica.
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