eLearning: come integrare modalità sincrona e asincrona

14 May 2020
eLearning modalità sincrona e asincrona

La formazione a distanza richiede metodologie e competenze che sono differenti rispetto a quelle utilizzate nella formazione tradizionale. In un precedente articolo vi abbiamo parlato di eLearning e delle caratteristiche della modalità sincrona e della modalità asincrona di erogazione dei corsi. Queste due modalità differiscono tra loro per diversi motivi, ma integrarle può essere il valore aggiunto nei corsi erogati, per ottimizzarli e per renderli ancora più efficaci, anche per il futuro.

Progettare le attività formative in eLearning

Primo passo fondamentale quando si progettano dei corsi da erogare in modalità eLearning è la pianificazione. In primis, l’istituto o l’ente erogatore, deve scegliere una piattaforma. Vi abbiamo già parlato dei rischi che si possono correre optando per una piattaforma low cost ma che non garantisce sicurezza. Rivolgersi a dei professionisti del settore, come Learning Solution, può aiutare a superare questo primo importante scoglio. Scelta la piattaforma, si può iniziare con la produzione del materiale didattico. In questa fase è molto importante avere ben chiari gli obiettivi formativi e le tempistiche entro cui si li si vuole raggiungere. Superata una fase di collaudo, ecco che si dovrebbe passare all’erogazione del corso. Ma questo step è sempre quello più complicato. In questa fase, infatti, è cruciale valutare l’andamento delle lezioni online per verificare se i metodi didattici adottati stiano portando i risultati attesi ed, eventualmente, apportare qualche correzione “in corsa”.

Modalità sincrona e asincrona: un ripasso

Ribadiamo quindi che i corsi online possono essere svolti sia in modalità sincrona che in modalità asincrona. La modalità sincrona prevede un’interazione “live” tra gli utenti ed il docente o formatore, oltre ad una scansione predefinita di lezioni, consegne e scadenze. Si tratta di quella modalità che dà maggiormente l’idea di “classe“, seppur virtuale. Pensata per gruppi più ristretti, questa modalità permette agli utenti di avere nel docente o formatore un punto di riferimento fisso e presente durante le ore di lezione. La formazione asincrona, invece, prevede una fruizione dei corsi online totalmente autonoma da parte degli utenti. I materiali utili all’apprendimento sono resi disponibili sulla piattaforma e gli utenti possono usufruirne dove e quando vogliono, usando anche diversi dispositivi. Una modalità che garantisce flessibilità, forse più adatta per i corsi aziendali, visto che i dipendenti possono gestire la formazione in base anche ai loro turni di lavoro. Ma è una modalità che, di fatto, “abbatte” il rapporto diretto con il formatore.

Sincrona+asincrona: integrare il piano di attività

Come detto, la formazione in eLearning prevede una serie di step fondamentali e uno step importante è sicuramente la gestione del tempo. Pensiamo, ad esempio, a dei corsi erogati in modalità sincrona. Si potrebbe pensare che grazie all’interazione “live” con il formatore, la soglia dell’attenzione degli utenti resti più alta e che si ottengano risultati migliori. Ecco, questo potrebbe non essere esatto. Non è indispensabile che a tutte le ore il docente sia presente, anzi è da evitare. Le attività sincrone molto spesso vengono impiegate non avendo cura di mantenersi entro quella che è dimostrato essere la soglia di attenzione degli utenti. La soluzione migliore è un’altra: il docente o formatore può, ad esempio, scegliere di registrare una video-lezione o una sintesi tramite slide al fine di renderla disponibile in modalità asincrona. Riteniamo, infatti, che predisporre un piano di attività integrando modalità sincrona e modalità asincrona possa davvero fare la differenza nell’erogazione di un corso ben strutturato.

La scansione delle attività in eLearning

Proviamo ad ipotizzare delle attività didattiche a distanza scandite in 3 diverse fasi:

-Una prima fase (sincrona) in cui il docente o formatore indica il metodo di lavoro e spiega gli argomenti, interagendo live con la “classe”.

-Poi una seconda fase (asincrona) in cui l’utente può lavorare in totale autonomia, approfondendo magari con elementi interattivi gli argomenti.

-Ed infine una terza fase (sincrona) in cui si verificano le nozioni acquisite e si giunge ad una valutazione.

Questo metodo potrebbe essere una buona base di partenza per la strutturazione dei corsi in eLearning. Soprattutto per via degli innumerevoli strumenti che le piattaforme mettono a disposizione e che andrebbero approfonditi nel modo giusto.

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